Ciao!
Abbiamo deciso di dedicare questo episodio di SPAM alla COP27 appena conclusa… o meglio, all’altra faccia della COP27. Quella delle manifestazioni, proteste, panel e iniziative organizzate dai giovani in giro per il mondo mentre in Egitto i grandi della Terra decidevano ancora di non decidere (e non agire) per arginare la più grave crisi globale della storia dell’umanità.
Abbiamo deciso di dare importanza alle voci di chi grida la sua presenza cercando spazio e ascolto invece che alle chiacchiere di chi non vuole ascoltare.
Iniziamo!!!
ITALIA ED EUROPA 🇪🇺
“Il nostro futuro ci viene rubato!”
La COP 27 (la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022), si è svolta a Sharm el-Sheikh, sotto la presidenza dell’Egitto, dal 6 al 18 novembre.
Durante l’evento, le proteste sono state numerose (nonostante i tentativi del regime egiziano di metterle a tacere). Sono state soprattutto le nuove generazioni a scendere in piazza per chiedere azioni più concrete volte a limitare gli «impatti irreversibili dei cambiamenti climatici che cambiano la vita ai giovani».
Per saperne di più dai un’occhiata qui e qui.
In Olanda, durante i lavori della COP 27, centinaia di attivisti hanno invaso la pista dell'aeroporto Schiphol di Amsterdam bloccando il decollo dei jet privati. (Qui puoi vedere il video)
Quando si parla di cambiamenti climatici, infatti, non sempre è facile capire quanto le responsabilità siano distribuite in modo sproporzionato. Per questo sono nati progetti come “Jet dei Ricchi” che monitorano i jet privati, segnalando tratta, durata e impatto in termini di CO2 del volo.
Per rovinarti la giornata puoi farti un giro su questo profilo Instagram oppure questo su Twitter.


Ilaria Sacco
Occupazioni per il clima
In Repubblica Ceca molti studenti hanno deciso di esprimere il loro dissenso nei confronti delle azioni che il loro Paese e l’Europa (non) stanno intraprendendo. A Praga, Brno e in molte altre città ceche, gli studenti di numerose facoltà hanno deciso di occupare l’università non solo per puntare i riflettori sulla necessità di misure più serie ed efficaci a contrasto dei cambiamenti climatici, ma anche per manifestare contro i prezzi dell’energia, ormai alle stelle, e contro le disuguaglianze sociali che si sono create e acuite nel Paese negli ultimi anni.
Tra le richieste degli studenti vi sono anche pressioni dirette alle università stesse per isolare meglio gli edifici universitari, al fine di utilizzare meno energia e renderli più sostenibili. Le proteste si sono concluse giovedì 17 novembre, anniversario della Rivoluzione di Velluto che portò alla dissoluzione del regime comunista cecoslovacco nel 1989. Sfruttando questa importante data, gli studenti sperano di ottenere ancora più visibilità e sensibilizzare un pubblico più ampio.
Per saperne di più e vedere le foto delle proteste clicca qui oppure qui.
Margherita Rossi
EU-LAC Youth Days
Lo scorso 15 e 16 novembre, a Praga, si sono svolti gli EU-LAC Youth Days organizzati dalla Fondazione EU-LAC. Due giorni di dibattito, condivisione di idee e proposte per il futuro delle relazioni tra Unione europea ed America Latina e Caraibi. I protagonisti sono stati più di 30 giovani attivisti dalle due regioni che hanno condotto e partecipato a diversi panel sui temi più cari alle nuove generazioni: primi fra tutti la lotta al cambiamento climatico e la transizione ecologica e digitale.
Noi di Cassandra abbiamo partecipato virtualmente alla prima giornata. Se hai tempo puoi rivedere tutto qui.


Francesco Tabarrini
Ultima Generazione (?)
Se c’è una voce, qui in Italia ma non solo, che proprio durante i giorni della COP27 è tornata a farsi sentire con particolare decisione è quella di “Ultima Generazione”. Il gruppo di giovani attivisti che animano l’omonima campagna volta ad attirare l’attenzione sulla crisi climatica, ha ripreso le sue attività con blocchi stradali pacifici e, più di recente, con azioni di disobbedienza civile all’interno di importanti musei in tutta Europa. In particolare, se, da una parte, la scelta di agire nei musei è stata presa per moltiplicare l’impatto mediatico della campagna, tuttavia il rischio corso in alcune occasioni di rovinare i capolavori esposti ha attirato sul gruppo un’ondata generale di disapprovazione quasi controproducente.
La domanda è per te: come giudichi le proteste di “Ultima Generazione”? Ne condividi le finalità? Che ne pensi, invece, dei mezzi?
Francesco Tabarrini
ASIA ⛩
Educazione climatica in Asia-Pacifico
Pur contribuendo in maniera ridotta alle emissioni di gas serra globali (Cina esclusa), la regione dell’Asia-Pacifico è oggi quella più gravemente colpita dagli effetti del cambiamento climatico. Poiché coloro che subiscono le maggiori conseguenze sono spesso i più giovani, la rete di SDSN Youth ha deciso di organizzare un workshop per riunire i giovani della regione e compilare un elenco di priorità da presentare alla COP 27. Tali priorità consistono nel mettere al centro voci spesso marginalizzate, come quelle dei giovani, delle donne o delle popolazioni indigene, nel garantire un’equa educazione climatica a tutti, una decarbonizzazione immediata e un’uguaglianza globale tra Nord e Sud.
Se vuoi saperne di più, qui trovi il report completo.


Giada Zagnoni
AFRICA 🦁
I giovani alla COP27
I giovani però c’erano anche in Egitto, a Sharm el-Sheikh.
La COP27 ha già fatto la storia per essere la prima conferenza del genere a vantare un forum per il clima gestito interamente da giovani. La conferenza, infatti, ha ospitato anche un padiglione incentrato sui giovani e i bambini. Per comunicare con queste categorie è stato creato il ruolo singolare di “inviato per i giovani”. Rappresentanti dei giovani da tutto il mondo sono stati quindi impegnati a individuare le richieste da fare ai vari capi di Stato presenti. Le loro discussioni hanno prodotto, alla fine della conferenza, una dichiarazione da parte dei giovani di tutto il mondo. Una sessione, in particolare, è stata riservata ai giovani africani. Le prime discussioni sembrano aver individuato la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e gli investimenti come priorità per i giovani del continente.
Puoi saperne di più clicca qui.



In questo contesto, diverse realtà e compagnie gestite da giovani africani hanno vinto $2 milioni in premi. I temi trattati dai business vincitori e i loro leader variano andando dall’agricoltura alla gestione rifiuti. Questi settori e molti altri verranno migliorati sensibilmente grazie alle idee di giovani africani. Trovi di più qui.
Lorenzo Vertemati
AMERICA LATINA 🌎
I giovani latinoamericani non stanno in silenzio davanti al cambiamento climatico
Il 27 ottobre, la Banca di Sviluppo dell'America Latina (CAF) in collaborazione con il quotidiano spagnolo El País hanno lanciato uno spazio per far sentire la voce dei giovani dell'America Latina e dei Caraibi riguardo alle principali idee, proposte, e dubbi sulla crisi climatica prima dell’inizio della Conferenza delle Parti dell’ONU in Egitto. Si è trattato di un evento online con vari esperti, giornalisti, politici e rappresentanti della comunità indigena di vari Paesi della regione che hanno partecipato alla COP per stimolare il confronto. Al tavolo hanno partecipato cinque giovani da Colombia, Panama, Cile e Argentina.
Un altro evento rilevante, realizzato questa volta dai giovani per i giovani, è il Summit Climatico della Gioventù dell’America Latina (in spagnolo, la Cumbre Climática de la Juventud de Latinoamérica) organizzata dalla rete della Conferenza Regionale della Gioventù (RCOY), che riunisce organizzazioni giovanili che sviluppano almeno un’iniziativa riguardante il cambiamento climatico che abbia un impatto misurabile a livello regionale. L’obiettivo finale dell’ultimo e più grande evento, svolto in forma ibrida tra assemblee e formazioni, era quello di redigere un documento da presentare alla COP27 intitolato “Dalla protesta alla proposta”, con 10 raccomandazioni per i governi e i grandi produttori di emissioni mondiali.
Un’altra domanda per te:
Ti piacerebbe partecipare a eventi simili, online o offline, che permettano ai giovani di confrontarsi riguardo al cambiamento climatico e a temi di carattere ambientale?
Alice Spada
STATI UNITI 🍔
Le reazioni dei giovani alle promesse di Biden alla COP 27
Soddisfatto del risultato delle elezioni di Midterm, il Presidente Biden è volato in Egitto per partecipare alla COP 27. Dopo aver adempiuto ai suoi obblighi di partecipazione con un discorso ricco di belle promesse (e una presenza di ben 3 ore) Biden è partito alla volta dell'Asia, dove ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping al G20.
I primi ad essere poco fiduciosi nei confronti delle parole dei potenti sono proprio i più interessati alle conseguenze del cambiamento climatico: i giovani. Fridays for Future USA sulla sua pagina Instagram ha pubblicato dei post che spiegano quali siano le criticità della COP 27 e cosa possano fare i giovani in occasione del "Young and Future Generation Day".
Inoltre i giovani attivisti della sezione di Washington DC hanno partecipato ad una protesta per mettere in luce l'impatto ambientale dell'esercito americano: Fridays for Future DC sostiene infatti che «pace e lotta al cambiamento climatico vadano di pari passo».
Se vuoi approfondire il tema ti consigliamo l'articolo del Guardian che mesi fa si era chiesto «se il piano proposto dal Pentagono per ridurre le proprie emissioni fosse un tentativo di greenwashing».
Sara Varcounig Balbi
SPAM finisce qui per oggi.
Al prossimo episodio! 👋