Ciao!
In questo episodio di SPAM, Ilaria ci porta una notizia molto importante per i giovani europei mentre con Giada andiamo in Cina per scoprire perchè un meme sta diventando virale. Lorenzo ci porta, poi, in Uganda dove da anni i giovani lottano per una società più inclusiva. Infine facciamo un salto nelle Americhe dove Sara ci presenta un’aula di tribunale che potrebbe fare la storia e Francesco, invece, ci porta fin dentro l’Amazzonia colombiana.
Iniziamo!
ITALIA ED EUROPA 🇪🇺
Dal Parlamento europeo stop allo sfruttamento dei tirocinanti
Nella giornata di mercoledì 14 giugno, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per esortare la Commissione a proporre una legislazione per garantire la qualità dei tirocini in tutta l’UE.
La risoluzione chiede che gli stagisti debbano essere ingaggiati secondo regole chiare, non possano essere usati per sostituire dipendenti e debbano essere sempre pagati.
Il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, ha evidenziato come i giovani si siano fatti sentire su questo tema ed ha assicurato l’impegno della Commissione che risponderà con una proposta legislativa nel pieno rispetto dei limiti giuridici fissati dai trattati partendo subito con le consultazioni con le parti sociali.
Siamo condannati da un sistema che dice che se sei giovane il tuo lavoro non vale. È ora di dire basta.
Noi di Cassandra ne avevamo già parlato qui.
di Ilaria Sacco
ASIA ⛩
In Cina il malcontento dei giovani è diventato un meme
La disillusione dei giovani in Cina, in cui il tasso di disoccupazione giovanile è arrivato a livelli insostenibili, ha trovato espressione in alcuni meme ispirati alla storia di Kong Yiji, scritta nel 1919 da Lu Xun, un gigante letterario cinese spesso paragonato a Dickens e Orwell. La storia narra di Kong, un giovane studioso che nel tardo XIX secolo, sotto la dinastia Qing, fallisce il "keju", l’estenuante esame imperiale per entrare nella prestigiosa burocrazia. Privato dell’unico canale di mobilità sociale dell’epoca, Kong è costretto a vivere nella povertà e diventa un “disoccupato”, come lo sono oggi tanti giovani laureati in Cina, che non hanno certezze sul loro futuro e sono frustrati da una cultura degli esami che li porta a sacrificare la vita sociale in cambio di una buona istruzione. Dopo essere apparsi per la prima volta su Weibo, la versione cinese di Twitter, all'inizio di quest'anno, i meme ispirati a Kong sono subito diventati un simbolo del malcontento giovanile in Cina.
Se ti interessa approfondire la notizia puoi leggere questo articolo della BBC oppure per consultare qualche dato in più sulla disoccupazione giovanile cinese puoi andare qui.
di Giada Zagnoni
AFRICA 🦁
La lotta dei giovani in Uganda
Il 26 maggio scorso, un gruppo di giovani leader facente parte di una comunità di organizzazioni della società civile locale in Uganda ha richiesto l’aumento della partecipazione al voto dei giovani e delle persone con disabilità. Questa richiesta è in realtà solo l’ultimo atto di una lotta che da molti anni vede i giovani combattere per ottenere una politica più inclusiva nel Paese. Uno dei metodi principali che hanno utilizzato per raggiungere questo obiettivo è la collaborazione e il network costruito con altre entità più stabili e focalizzate sul territorio.
Per leggere di più riguardo a questa iniziativa clicca qui.
Possiamo immaginare che questa richiesta sia rimasta purtroppo senza risposta. Infatti, sempre in Uganda, lo scorso sabato 17 giugno, un raid delle Forze Democratiche Alleate (ADF), ha causato 41 morti, di cui la maggior parte giovani studenti. Sei di loro sono anche stati rapiti e rimangono in mano al gruppo estremista.
L’ADF è infatti un gruppo islamista attivo nell’Africa cenrale e in particolare nel Congo, paese confinante l’Uganda. Attivo dagli anni ‘90 questo gruppo ha ripreso le sue operazioni offensive recentemente e in particolare a partire dal 2015. Alleati dell’ISIS, stanno cercando di ritagliarsi lo spazio per uno Stato islamico in Africa centrale e orientale.
Per saperne di più leggi questo articolo della CNN.
di Lorenzo Vertemati
STATI UNITI 🍔
“La Corte chiama a testimoniare… la crisi climatica”
Montana, 2023: sedici giovani residenti hanno portato le autorità statali di fronte ad una giuria con l’accusa di star privando loro il diritto di vivere in un ambiente sano. I querelanti basano la loro richiesta proprio sulla costituzione del Montana che dal 1972 sancisce che lo Stato ha il compito di salvaguardare e migliorare le condizioni dell’ambiente per renderlo più pulito e più sano per il presente e per le future generazioni. Un compito che secondo i giovani non è stato affatto rispettato visto che le autorità statali continuano ad appoggiare l’utilizzo di combustibili fossili.
Il caso Held v. Montana potrebbe diventare il primo processo costituzionale sul tema del cambiamento climatico e gli avvocati sperano che possa segnare un precedente nella giurisprudenza statunitense. Questo processo è un segnale forte nella lotta contro la crisi climatica. I giovani americani vogliono vivere in un ambiente pulito e per farlo sono pronti a trascinare i responsabili in un’aula del tribunale.
Per approfondire la notizia leggi l’articolo del Guardian.
di Sara Varcounig Balbi
AMERICA LATINA 🌎
Il futuro della Guardia Indigena
Sicuramente avrai sentito dell’incredibile ritrovamento dei 4 bambini precipitati con un aereo e sopravvissuti per più di 40 giorni da soli nel cuore dell’Amazzonia colombiana. Ecco, dietro questa storia a lieto fine ce n’è un’altra e parla anch’essa di lotta per la sopravvivenza. Quella dei popoli indigeni.
Un ruolo fondamentale nelle ricerche dei quattro bambini, infatti, è stato svolto dalla Guardia Indigena, una formazione nata tra i popoli indigeni di queste terre come meccanismo di difesa, autonomia e soprattutto resistenza. Ne fanno parte persone di tutte le età ma se le più anziane ne custodiscono la memoria, sono i giovani a rappresentarne il futuro.
Se vuoi saperne di più sulla storia della Guardia Indigena in Colombia e su come opera, dai un’occhiata qui.
di Francesco Tabarrini
SPAM finisce qui per oggi.
Al prossimo episodio! 👋